Transizione Digitale – Digital Transformation
Invitalia (Mise)
In un mondo sempre più interconnesso e digitalizzato, è indispensabile che le imprese italiane siano in grado di cavalcare l’onda della transizione digitale. Consapevoli delle sue innumerevoli potenzialità, possono riprogettare, durante l’emergenza sanitaria, la propria organizzazione e tornare a competere con i maggiori player stranieri. Per accompagnare le imprese in questa transizione tecnologico-digitale, il Ministero dello Sviluppo Economico, mette a loro disposizione 100 milioni di euro, erogabili sia sotto forma contributo a fondo perduto (10%) che di finanziamento agevolato (40%).
C’è tutto il tempo necessario per predisporre bene la richiesta, che dovrà essere presentata dalle ore 12 del 15 Dicembre 2020 e sino ad esaurimento fondi.
In dettaglio
L’aiuto di stato copre il 50% della spesa ammissibile, scorporandosi in un 10% di contributo a fondo perduto e in un 40% di finanziamento agevolato, cioè senza interessi. Da rimborsare entro 7 anni dalla data di erogazione della quota saldo.
Possono accedere all’incentivo le Pmi italiane appartenenti al settore manifatturiero o dei servizi diretti alla manifattura e che, nell’ultimo bilancio d’esercizio approvato e depositato, abbiano registrato almeno 100.000,00 euro di fatturato.
Ambiti applicativi
Il nome della misura, “Digital Transformation”, è estremamente parlante. Le attività ammissibili possono riguardare tre differenti ambiti applicativi:
- innovazione organizzativa: adozione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nell’organizzazione del lavoro o nelle relazioni esterne d’impresa;
- innovazione di processo: adozione di metodi di produzione o di distribuzione nuovi o migliorati;
- investimento: il progetto riguarda l’implementazione di una tecnologia compresa in uno dei due seguenti cluster tecnologici: a) tecnologie abilitanti la trasformazione 4.0 delle imprese, cioè quelle annoverate negli allegati del Piano Nazionale Impresa 4.0; b) tecnologie digitali di filiera (es: software, piattaforma e app digitali, sistemi di e-commerce ecc.).
Alcuni dati
I progetti devono essere avviati dopo la domanda di accesso all’incentivo da presentare dalle le ore 12.00 del 15/12/2020 (procedura valutativa a sportello), e ultimati entro 18 mesi dalla data del provvedimento di concessione.
Il Decreto fissa un minimale e un massimale di progetto pari, rispettivamente, a 50.000 euro e 500.000 euro.
In linea generale, i costi agevolabili sono: per i progetti 1 e 2, il costo del personale dipendente e della consulenza; invece, per i progetti di investimento 3, il costo dell’immobilizzazione e della consulenza, che non può superare il 10% del totale di spesa ammissibile.
Modalità di erogazione
L’erogazione avviene in due tranche paritetiche, ma temporalmente distinte. La prima quota, da richiedere entro 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione dell’incentivo, corrisponde al 50% del totale erogabile, per una spesa di progetto quietanzata di almeno il 50%. La seconda e ultima quota, corrispondente quindi al restante 50%, è da richiedere entro 60 giorni dalla data di ultimazione del progetto e sempre successivamente al pagamento delle spese rimanenti.
L’incentivo relativo ai progetti 1 e 2 viene concesso in base al Regolamento Generale di Esenzione per Categoria n. 651/2014 (GBER), cioè l’impresa è esentata dall’obbligo di notifica alla Commissione UE; mentre quello relativo ai progetti 3 viene concesso in base al Regolamento De Minimis n. 1407/2013.