
La sindrome dell’impostore è un fenomeno che è sempre esistito ma che sta finalmente emergendo, liberando molte persone dal peso del senso di inadeguatezza.
Qualche indizio: hai successo? “È solo un colpo di fortuna”. Hai dei meriti? “Ma no, è stata la squadra, non è certo tutta farina del mio sacco”.
La sindrome dell’impostore è quel fenomeno per il quale non ci si sente mai all’altezza del compito che ci viene affidato e, anzi, addirittura ci si sente dei truffatori.. degli impostori, appunto. Paradossalmente, chi ne soffre è una persona davvero capace, esperta e preparata.
Ogni volta che circola nell’aria una critica, anche generica, sulla professionalità o la qualità del lavoro, chi è affetto da sindrome dell’impostore si sente chiamato in causa. Anche se magari non c’è nessun tipo di riferimento, diretto o indiretto, alla propria persona.
Eccesso di autocritica? Mancanza di autostima? Perfezionismo maniacale? Chi soffre della sindrome dell’impostore, può essere afflitto da più o meno tutti questi disturbi di percezione di sé, e arriva a sminuirsi e, a volte, ad autosabotarsi.
Il fenomeno fu individuato ormai 40 anni fa, nel 1978, dalle studiose Pauline Rose Clance e Suzanne A. Imes, nello studio The Imposter Phenomenon in High Achieving Women: Dynamics and Therapeutic Intervention (lo studio era incentrato su soggetti femminili, il tuttavia è riscontrabile questa tendenza in entrambi i generi).
Sul perché questa sindrome si manifesti, rimandiamo alla lettura dello studio.
Qui desideriamo riportare qualche consiglio pratico su come interrompere questa pessima abitudine che rischia anche di tarpare le ali a iniziative promettenti.
In nostro aiuto, arrivano diversi esperti che, con i loro interventi ai TedTalk, ci hanno dato diversi spunti di riflessione. E una buona carica!
Al momento la nostra preferita è Amy Cuddy, con il suo: “Fake it till you become it”. Ovvero superare la propria ansia da prestazione (e la propria sindrome dell’impostore, aggiungiamo noi) con semplici e graduali esercizi di postura.
Guardate e ascoltate il video: scoprirete che il linguaggio del corpo, non verbale, influisce tantissimo sul nostro stato mentale.
https://www.ted.com/talks/amy_cuddy_your_body_language_shapes_who_you_are?language=it#t-432315
Vi lasciamo quindi con il consiglio di adottare posizioni di potere per almeno due minuti al giorno. Vi sentirete meno impostori. Parola di Amy Cuddy.
Se volete altri consigli, in italiano, andate su EfficaceMente di Andrea Giuliodori.
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