
Settembre è il nuovo Capodanno e noi ricominciamo focalizzandoci sulla finanza alternativa.
Il rientro estivo ci ha accolto con notizie che confermano l’evoluzione e la crescita delle nuove modalità di accesso al credito.
Abbiamo parlato numerose volte del cambiamento in corso nella gestione economico-finanziaria da parte delle imprese. La nostra attenzione si è concentrata in particolare su due tipologie di strumenti: equity crowdfunding (anche nella sua specializzazione in ambito real estate) e invoice trading.
Il nostro interesse viene oggi confermato dalle parole di Damien Guermonprez, presidente di LemonWay, una delle piattaforme maggiormente usate al mondo per i pagamenti digital. Guermonprez parla di 300 miliardi di dollari raccolti in tutto il mondo, negli ultimi due anni, tramite gli strumenti di finanza alternativa: numeri dove la fanno da padroni il mercato cinese (75%) e statunitense (19%). Percentuali ben più basse in Europa, che si assesta al 6% (per lo più in Regno Unito e Francia, ma con l’Italia in lento, ma costante, avvicinamento).
Lo strumento che genera più prestiti è ancora quello del peer-to-peer lending, ovvero il prestito tra privati. Al secondo posto si attesta il crowdlending, che permette di finanziare con prestiti imprese e attività di business.
Seguono, poi, equity crowdfunding e invoice trading, quest’ultimo con margini di crescita molto importanti.
Guermonprez, dalla sua posizione privilegiata di osservatore di flussi monetari, si azzarda anche a fare una previsione: nel 2023 la finanza alternativa arriverà a generare ben 500 miliardi di dollari di raccolta.
Questa valutazione assume valore anche nel panorama italiano alla luce dell’analisi di P2P Lending Italia relativa al secondo trimestre 2019: al 30 giugno abbiamo visto tutti i settori della finanza alternativa crescere rispetto al trimestre precedente e, ovviamente, rispetto al 2018.
Sia i prestiti personali che i prestiti alle imprese, nel secondo trimestre 2019 hanno avuto un incremento rispetto al secondo trimestre 2018: il settore dei prestiti a privati è cresciuto di oltre il 50%, con erogazioni pari a 38 milioni di Euro, mentre quello business è aumentato di oltre 130%, raccogliendo circa 30 milioni di Euro.
Numeri sicuramente interessanti, ma non come quelli dell’invoice trading, che tra aprile e giugno 2019 ha contato quasi 270 milioni di Euro.
La certezza che la finanza alternativa sta penetrando nella mentalità del nostro paese ci viene dalla lettura del documento a doppia firma del Consiglio Nazionale dei Commercialisti e della Fondazione Nazionale dei Commercialisti: “L’equity crowdfunding alla luce delle ultime modifiche normative e regolamentari: un’opportunità per lo sviluppo delle aziende”.
Il testo spiega in maniera dettagliata che cosa è l’equity crowdfunding, come deve essere gestita una campagna in tutte le sue fasi, quali sono i rischi e le opportunità per emittenti (chi apre la campagna) e per gli investitori. Insomma, una specie di manuale per l’uso dell’equity crowdfunding, che risponde anche al comunicato del 2017 in cui si auspicava la presenza di figure professionali esperte a valutare i rischi e garantire investimenti consapevoli.
Figure professionali che trovate in YOPAdvisors fin dal 2015.
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